Luogo: Velika Kladuša
Nome: Rahma
Rahma è un’associazione bosniaca nata con l’obiettivo di aiutare chiunque ne abbia bisogno senza discriminare in base a “nazionalità, religione, colore della pelle”. Da febbraio del 2021 i volontari di questa realtà hanno distribuito cibo, vestiti, scarpe, sacchi a pelo, prodotti per l’igiene ai migranti fuori dal campo di Miral -a Velika Kladuša- per cinque giorni la settimana. Inoltre, l’associazione si è impegnata ogni giorno nel lavare i vestiti di queste persone e nel dare supporto anche solo parlando o trascorrendo del tempo con loro.
Grazie al progetto di RiVolti ai Balcani Rahma ha potuto dare un aiuto ulteriore in particolare alle famiglie, attraverso la distribuzione di particolari “fornelli” realizzati dai volontari di un altra organizzazione locale (Blindspots). Si tratta in sostanza di vecchi cerchioni delle auto saldati tra loro dopo essere stati recuperati nell’ambito di un progetto di “raccolta e riutilizzo” condotto da solidali di Rahma. La legna in basso una volta infuocata può cuocere i cibi o scaldare le fredde giornate trascorse nei campi informali. Il “progetto” di recupero dei cerchioni si inserisce in una sorta di dinamica di economia circolare di transizione dal basso, particolarmente di rottura in un Paese ancora pesantemente condizionato dal modello fossile e dai suoi impatti sociali, ambientali e sanitari.
A pochi chilometri dalla sede di Rahma, c’è il cosiddetto “elicottero”, uno squat in mezzo ad un prato fangoso senza nessun tipo di struttura, se non tende da campeggio di fortuna: qui a inizio novembre 2021 erano decine le famiglie presenti, in particolari di afghani, con bambini anche molto piccoli al seguito.